giovedì 6 marzo 2008

IL CARO ESTINTO

Voglio raccontare anche se con qualche giorno di ritardo la giornata di domenica in Cirenaica. Un'esperienza gioiosa e antica fatta di vecchi giochi come ruba bandiera, strega colore, i balli, le magie e i sogni dei bambini. Un tempo sospeso, sotto un cielo azzurro quasi estivo. Tanti bimbi con i genitori nel cortile, luogo prezioso per la collettività, un luogo quasi "estinto" nel resto della città.
E poi in strada, nel pomeriggio, per il Carnevale tanti bambini che giocano insieme, di culture diverse, uomini e donne uniti dal desiderio di stare in strada per dimenticare, forse anche se solo per un pomeriggio, i problemi quotidiani. In tanti si fanno fotografare, l'atmosfera ha un sapore multietnico.
Cosa serve il Carnevale altrimenti?
Forse a dimenticare quei bambini che, al passaggio del corteo mascherato e festoso del gruppo dei Nodi di Vita, che col megafono al mattino li invitava a giocare, venivano fatti entrare in fretta dentro la moschea.
Ecco cominciamo da qui. Interroghiamoci su questo.
Antores


1 commento:

Graziellla ha detto...

mi ha colpito molto quanto hai scritto, cara Antores. ma la foto è ancora più eloquente...E la strada ancora da percorrere per raggiungere la comunicazione profonda fra persone? E i 3 visi che hai ripreso, attendono risposte.I nodi avviluppati le stanno cercado, vero? Gli strumenti certo non mancano e la gioia che li condisce neppure...grazie e ciao a tutti graziella (gralù)