30 marzo 08 . Sarà ancora molto bello, cari nodi imparare ad ascoltare.... e poi incontrare gli sguardi delle persone e non sfuggirli..... E poi ci saranno tante cose, anche buone... grazie a tutti graziellla
E' stata veramente una bella mattinata. Testimone diretta. Le persone, grazie anche ad una giornata quasi estiva, sono arrivate timidamente, una per volta, salvo poi ritrovarsi a ballare nel cerchio magico delle danze di Annamaria e di Stefano, alla chitarra e armonica, tutti insieme gioiosamente. Il posto era veramente bello e come un picnic in campagna ci siamo ritrovati sotto gli alberi a mangiare le lasagne, le tagliatelle e gli "umidini" preparati da Edgarda. Non è facile entusiasmo il mio, ma riconoscimento di quanto bene può fare lo stare insieme anche con poco, della necessità di uscire dalle case, di confrontarsi, di scollarsi dalla solitudine della poltrona davanti al televisore. Le interviste che abbiamo raccolto sono veramente intense e anche da questo si può capire quanto le persone abbiano bisogno di parlare, di raccontarsi. Non esiste una vita meno interessante di un'altra. Ogni esperienza è importante per capire le mille sfaccettature della nostra esistenza collettiva. Antores
Nodi di vita è un progetto Auser nato in collaborazione con il centro servizi di Bologna e altre associazioni per migliorare la situazione delle persone che a Bologna sono a rischio d'emarginazione. E' un' esperienza che coinvolgerà volontari giovani e anziani fino a giugno con il supporto di formatori, registe e coordinatori. Scopo di Auser in questo progetto è migliorare la vita e la convivenza delle persone che abitano le case popolari di Via Agucchi ( Q. Navile) e della zona Cirenaica ( Q. San Vitale ). In una prima fase (febbraio-marzo) il gruppo Auser verrà formato per imparare a conoscere il territorio, intervistare la gente e dialogare con tutti coloro che si renderanno disponibili a farlo. Successivamente , per strada, nei bar, nelle feste organizzate dai quartieri, ma anche nelle case di chi ha pochi stimoli per uscire, o perché troppo solo, o perché da solo purtroppo non può uscire, i volontari si divideranno in due gruppi per raccogliere in Cirenaica e in via Agucchi il materiale necessario per avviare a fine marzo coinvolgenti attività in sinergia con le aspettative del territorio. A partire da aprile infatti inizieranno laboratori e incontri di progettazione per organizzare e realizzare a giugno un ponte di animazione territoriale tra Via Agucchi e la Cirenaica con numerosi spettacoli, animazioni e folklore!! Inoltre, da aprile a giugno i volontari dovranno sfoderare tutte le loro più estenuanti capacità di comunicazione per coinvolgere gli abitanti in tutte queste esperienze gratuite che sicuramente renderanno più colorate le due aree della nostra Città. Tra gli obbiettivi scelti del progetto vi è anche quello di favorire l'autostima e la cura di sé : in questa direzione, proprio per non lasciare sole le persone anziane che nelle loro case spesso "sono sole”, alcune volontarie avranno la possibilità di imparare ad utilizzare cosmetici e a fare acconciature per mettersi a disposizione delle signore della zona che lo desiderano. Gli abitanti dei quartieri, potranno infine - se lo desiderano- raggrupparsi con alcuni volontari per pensare a quali realmente sono le cose che nelle due zone non vanno, per provare a concretizzare le loro aspettative con idee e nuovi progetti da proporre. Un tentativo molto laborioso per tentare la strada della Cittadinanza attiva? Forse sì, ma non c'è da spaventarsi, perché d'altra parte ad aiutarci oltre allo SPI e al SUNIA, verranno tutte le tante realtà associative che con noi si sono messe in rete per realizzare questo progetto. Antonella Di Pietro
Per informazioni e iscrizioni Antonella Di Pietro 3332829299 a.dipietro@auserbologna.it auserbolognadue@lycos.it
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E' stata veramente una bella mattinata. Testimone diretta. Le persone, grazie anche ad una giornata quasi estiva, sono arrivate timidamente, una per volta, salvo poi ritrovarsi a ballare nel cerchio magico delle danze di Annamaria e di Stefano, alla chitarra e armonica, tutti insieme gioiosamente. Il posto era veramente bello e come un picnic in campagna ci siamo ritrovati sotto gli alberi a mangiare le lasagne, le tagliatelle e gli "umidini" preparati da Edgarda.
Non è facile entusiasmo il mio, ma riconoscimento di quanto bene può fare lo stare insieme anche con poco, della necessità di uscire dalle case, di confrontarsi, di scollarsi dalla solitudine della poltrona davanti al televisore.
Le interviste che abbiamo raccolto sono veramente intense e anche da questo si può capire quanto le persone abbiano bisogno di parlare, di raccontarsi.
Non esiste una vita meno interessante di un'altra. Ogni esperienza è importante per capire le mille sfaccettature della nostra esistenza collettiva.
Antores
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